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“Il seno nuovo? Te lo paghiamo noi”. La pubblicità che fa scandalo a Catania

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Un intervento di chirurgia estetica da seimila euro messo in palio attraverso un concorso e pubblicizzato da, Sweet Wipes  una nota azienda del mantovano specializzata nella vendita di prodotti per l’igiene personale.  E’ successo a Catania, dove l’iniziativa non è affatto passata inosservata, anzi ha provocato talmente scalpore da costringere il Comune a prendere provvedimenti: oscurare sia i manifesti che la pubblicizzavano sia il sito che ha pubblicato la notizia.

Sui manifesti su cui si legge la messa in palio dell’intervento di chirurgia estetica campeggia anche una frase: “Ti piacerebbe averlo cosi? Telo pago io*!!!”. Le parole hanno di certo attirato l’attenzione degli abitanti del luogo, così come pure le immagini ‘esplicite’ che ritraggono un bel seno e un bel lato b.

Nonostante l’iniziativa non sia nuova a livello nazionale, si scontra con il recente regolamento di Comune e Provincia contro le pubblicità sessiste: “E’ ovviamente una pubblicità offensiva per la quale abbiamo avviato subito un’azione preventiva – ha dichiarato l’assessore ai Diritti Valentina Scialfa, dopo la segnalazione di CTzen –  spetterà al comitato preposto valutare”.

Infatti, per oscurare i messaggi il comune si è rivolto proprio a un apposito comitato (CTzen) che ha il compito di “eliminare i contenuti che presentano forme di violenza fisica e morale, che sono provocatori, o che rappresentano una discriminazione di qualunque tipo”.

Va precisato che tutto ciò è contemplato nel regolamento provinciale ed è già attivo, mentre la commissione comunale non si è ancora insediata, per tale motivo si è fatto riferimento proprio a quello provinciale.

Anche il giornale Libero aveva già in passato criticato l’approvazione di un tale regolamento definendo un provvedimento di tale portata “integralista e bacchettone”, ma il tutto si era sgonfiato col passare del tempo e ora questo concorso non fa che mettere altra legna sul fuoco e “ridare a nuova linfa a vecchi contrasti ormai sopiti”.

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