Gaetano Vassallo è un ex imprenditore legato alla camorra, che ha deliberatamente sversato rifiuti di tutti i tipi, in quella che viene tristemente chiamata la Terra dei Fuochi.
Egli, per trent’anni, ha gestito imprenditorialmente le discariche dei rifiuti. Era uno dei cosiddetti colletti bianchi delle ecomafie.
Dal 2008 ha deciso di collaborare con la giustizia, per paura di essere ucciso, come ha dichiarato.
Vassallo ha rilasciato qualche giorno fa un’intervista al quotidiano l’Avvenire, da un luogo protetto, dove vive con la famiglia.
Da tale intervista si possono estrapolare dei passaggi interessanti. Dove afferma che “dei grandi imprenditori secondo me non ha pagato nessuno.”
Oppure quando afferma che “gli imprenditori che venivano sapevano benissimo che noi smaltivamo in quel modo.”
Vassallo si dice ora fuori dai giochi e crede che i traffici di rifiuti tossici vadano avanti. “Li faranno un po’ diversamente ma li fanno. In modo più camuffato.”
Ma la frase più terribile, quanto sincera, è “Io credo di aver seminato morte nella mia terra. Ho fatto un macello.”
Gaetano Vassallo era stato processato una prima volta nel 1992 ed assolto fino in Cassazione. Ma ha continuato ad inquinare fino al 2008, fino al giorno in cui ha operato la scelta di collaborare.
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