Il problema sollevato dai sindacati dei quasi 200 dipendenti assunti con contratti interinali a Eataly, il colosso del food made in Italy che ha aperto i battenti a fine luglio a Bari, sarà risolto. Ieri pomeriggio, c’è stato un lungo incontro tra il fondatore del gruppo Oscar Farinetti e i rappresentanti sindacali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil. Obiettivo: trasformare i contratti da interinali in stabili, tenuto conto che quasi la maggior parte scade tra il 29 settembre e il 6 ottobre.
Tutti hanno parlato di «un confronto estremamente positivo». «Abbiamo suggerito a Farinetti di ricorrere alle molte leggi che facilitano l’assunzione dei disoccupati di lunga durata o degli inoccupati con importanti sgravi fiscali», spiega Giuseppe Boccuzzi, segretario provinciale di Bari e regionale della Fisascat.
«Se ci fosse stata una consultazione con i sindacati prima dell’avvio di Eataly si sarebbe potuto optare per i contratti di avvio, che consentono un’assunzione a termine fino a due anni».
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