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E la Curia di Palermo mette lo sponsor sulla Cattedrale da restaurare
05 Set 2013 10:30

Sta creando dibattito e polemiche sui social network l’immagine dell’enorme cartellone pubblicitario di Ultrafibra Fastweb che campeggia su un ponteggio per lavori di restauro della cattedrale di Palermo.

Il cartellone nero con scritte gialle copre parte della facciata principale del Duomo ed è stato affisso dallo sponsor dei lavori e con il placet della Curia. C’è chi parla di ”oscenità” e chi invece dice che ”i soldi degli sponsor servono a preservare i monumenti”.

L’assessore comunale alle attività produttive Marco Di Marco, di concerto con il sindaco di Palermo, ha chiesto agli uffici competenti una ”urgente relazione di verifica sulla legittimità degli impianti pubblicitari realizzati sulla facciata della Cattedrale“, disponendo ”l’immediata revoca di eventuali autorizzazioni rilasciate in violazione del regolamento comunale e prive del nulla osta della Sovrintendenza per i beni culturali” ”Proprio in questi giorni in cui siamo impegnati nel recupero del decoro di tutti i monumenti cittadini – ha affermato l’assessore comunale alla Cultura Francesco Giambrone – è importante che non vi siano utilizzi non avallati dalle autorità competenti in materia di tutela dei beni monumentali”.

L’architetto Lina Bellanca della soprintendenza palermitana dice: ”’Abbiamo autorizzato l’installazione del ponteggio nella Cattedrale di Palermo per salvaguardare il portico meridionale. Come si sa il monumento aveva necessità di una ristrutturazione poiché a causa di infiltrazioni erano caduti frammenti dalla volta.

La scelta di mettere lo sponsor è legittima visto che la società ha deciso di finanziare le opere dietro chiedendo di potere esporre il cartellone pubblicitario”.

Senza soldi non si canta messa – dice la soprintendente di Palermo Maria Elena Volpes che rimarca di aver dato il permesso solo per il ponteggio – Ma dobbiamo superare l’atteggiamento snob di chi storce il naso davanti a queste iniziative. Abbiamo chiesto più volte di avere soldi per ristrutturare il portico. Ma soldi per questi lavori non ce ne sono. Quindi ben vengano sponsor disposti a versare soldi per restituire l’antica bellezza ai nostri monumenti che sappiamo non vivono di ottima salute. Un’operazione identica l’avevo proposta per Porta Nuova”.


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