Nella sua scuola si appresta ad ospitare nell’ambito del programma “Dialoghi sulla città”, giornalisti di fama; perché il suo intento è quello di distinguere tra “informazione costruttiva e positiva e informazione-spazzatura”.
E tra la “spazzatura”, probabilmente, il preside del Polo scientifico di Sulmona, Massimo Di Paolo, considera chi, una decina di giorni fa, lo ha beccato con “le mani nella marmellata” pubblicando sui giornali la notizia che vedeva il suo istituto trasformato in un garage.
A dargli questa nuova destinazione d’uso, d’altronde, è stato proprio lui che, sorpreso da un acquazzone mentre era a lavoro, ha pensato bene di parcheggiare la sua potente moto, una Bmw Gs, dentro un’aula del liceo scientifico che dirige.
Tra banchi e computer, così, gli studenti si sono ritrovati l’indomani la potente moto in vetrina (ben visibile cioè dalla porta finestra dell’aula): un esempio, non proprio edificante, di come utilizzare la cosa pubblica.
Tanto più che la scuola dista dalla sua abitazione cinquecento metri scarsi. Troppi per affrontare l’ira di Zeus e persino di rischiare che il gioiellino a due ruote prendesse umidità sotto il pur ampio portico d’ingresso.
“Fuori pioveva – si è giustificato il preside – la moto è rimasta lì solo un giorno” e tutto il resto è sterile polemica. Chissà se saranno dello stesso avviso Le Iene di Italia 1 che il preside ha invitato nel ciclo di incontri programmato, certo critici sono stati gli studenti (che hanno scattato la foto e la hanno condivisa su Facebook) e il popolo del web che, in calce alla notizia riportata da diversi quotidiani, ha commentato con sarcasmo e sconcerto.
Non tanto e non solo per il gesto in sé, quanto per il fatto che il dirigente della scuola sulmonese, già candidato con scarsi risultati alle ultime regionali con il Pd, esige nel suo istituto ordine e disciplina. Un vero “bmwista”.