La vittoria, che lui stesso ha definito ”straordinaria” ed ‘‘epocale”, alle primarie di centrosinistra per designare il candidato alla presidenza della Regione Basilicata – il 17 e 18 novembre prossimo – ha proiettato Marcello Pittella (Pd) in una dimensione che ha come tratto quello della vera e propria dinastia politica.
”Capostipite’‘ di tale dinastia è senza dubbio il padre di Pittella, Domenico – detto ”don Mimì” – che è nato nel 1932 ed è stato senatore del Psi per tre legislature e componente di tre commissioni di Palazzo Madama. Su di lui pesa la vicenda – che lo portò ad una condanna a 12 anni e un mese di reclusione, poi parzialmente graziata dall’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi – delle cure prestate alla brigatista Natalia Ligas, nel 1981, dopo che la donna era rimasta ferita in un attentato, nella clinica che il senatore gestiva a Lauria (Potenza).
Il fratello di Marcello Pittella è Gianni, vicepresidente vicario del Parlamento europeo e figura di spicco del Pd, partito in cui sta partecipando da protagonista alla fase precongressuale. Sia Gianni sia Marcello – nati nel 1958 e nel 1962 – sono medici, come il padre. Gianni Pittella è stato anche consigliere e assessore regionale in Basilicata e deputato.
E’ parlamentare europeo dal 1999. Marcello Pittella, infine, è stato eletto nel 1993 consigliere comunale di Lauria. Due anni dopo è stato eletto alla Provincia di Potenza (nel 1999 è stato presidente del consiglio). Dopo essere stato sindaco di Lauria, nel 2005 è diventato consigliere regionale, venendo riconfermato nel 2010. Attualmente è vicepresidente della giunta e assessore alle attività produttive.
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