“Martedì mattina saremo al Santuario di Polsi, uno dei luoghi più importanti della fede e della religiosità popolare calabresi. A Polsi però gli ‘ndranghetisti dal primo al 3 settembre si danno appuntamento per elaborare le loro strategie: noi saremo lì per capire e per chiedere che quel luogo sia ‘restituito’ alla fede e alla pietà popolare“. Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, a “Coffee break” di LA 7.
Il santuario della Madonna di Polsi ha un’importanza assoluta per la mafia calabrese.
Ogni anno, in occasione della festa della Madonna, boss provenienti non solo dalla Calabria ma da tutto il mondo si ritrovano. In questa occasione vengono prese decisioni estremamente importanti. Si stringono alleanze, si dichiarano guerre e si progettano le strategie criminali. Si ritiene che la decisione di uccidere Francesco Fortugno sia stata presa proprio a Polsi.
“La religione – ha aggiunto – è un elemento importante di cui la ‘ndrangheta si serve per radicare la propria presenza e rafforzare il proprio consenso nel territorio. La Chiesa non può permettere che si strumentalizzi la religione in questo modo, e lo hanno ribadito di recente anche i vescovi della Calabria con un documento molto significativo in cui, tra l’altro, si prevede di avviare corsi sulla ‘ndrangheta nei seminari della regione“.
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