Il vice presidente del Codacons, Francesco Di Lieto, ha presentato una diffida al capo dello Stato, al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai ministri all’Economia ed alla Pubblica amministrazione, alla Commissione parlamentare sulle questioni regionali ed alla Corte dei Conti chiedendo il commissariamento della Regione Calabria dopo l’invio di inviti a comparire a 13 consiglieri indagati per peculato.
“La Regione Calabria – afferma Di Lieto – è, da tempo, al centro di vicende che, pur nella presunzione di innocenza dei diretti interessati, sia penale che erariale, merita un pronto e tempestivo intervento da parte del Governo che, nell’esercizio delle proprie funzioni e competenze provveda all’immediata rimozione del Presidente della Regione Calabria e, conseguentemente della Giunta e del Consiglio regionale. Le indagini riguardano esponenti di tutte le formazioni politiche presenti in Consiglio. Il Codacons, con raccomandata del 3 aprile 2013, aveva diffidato la Regione a dare ‘un immediato segnale di pulizia e pretendano, con atti concreti e pubblici, le dimissioni di tutti i Consiglieri coinvolti’. La diffida non è stata ritenuta meritevole di alcun riscontro”.
“Appare dunque necessario – conclude Di Lieto – attesa l’inerzia dei vertici regionali, aggravata dalla crisi generalizzata che sta colpendo il Paese e, nello specifico, dai tagli alle spese della Regione a fronte di uno sperpero immenso di risorse ingiustificabili, che il Governo provveda attraverso gli idonei mezzi di urgenza predisposti e disponibili al fine di ricondurre alla legalità il consesso regionale evidentemente viziato nella figura del Presidente, della Giunta e dello stesso Consiglio regionale, attraverso l’adozione dei provvedimenti che dispongano l’immediato, anche d’urgenza, commissariamento della Regione, stante gli strumenti a disposizione per scongiurare l’aggravio di una situazione, gravissima, che grava sulla Regione”.