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Bronzi di Riace abbandonati, vergogna nazionale

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“La situazione dei Bronzi di Riace, abbandonati da oltre 1.290 giorni nella sede del consiglio regionale calabrese a causa del protrarsi dei lavori di restauro del Museo della Magna Grecia, è un’assoluta vergogna per l’Italia“.

Lo nota il presidente della commissione italiana dell’Unesco, Giovanni Puglisi, che dopo il monito su Pompei torna a criticare la situazione dei beni culturali italiani. Mentre sottolinea l’apprezzamento per le dichiarazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta, che ha promesso una inversione di tendenza nella legge di stabilità.

La situazione dei Bronzi di Riace, che attendono da 1.290 giorni il completamento dei lavori di ristrutturazione del Museo Nazionale di Reggio Calabria “è una vergogna – dice Puglisi – sia dal punto di vista della cura dei beni culturali sia dell’immagine internazionale del nostro Paese. E viene ancora più rabbia se si considera che ciò accade proprio in una regione come la Calabria dove il turismo dovrebbe essere una primaria risorsa”. Puglisi sottolinea quindi l’apprezzamento per le parole di Letta e conclude auspicando che “questo nuovo slancio nel considerare i beni culturali come risorsa del Paese parta proprio affrontando l’incresciosa situazione dei Bronzi di Riace”.

Il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, secondo quanto informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta, ha scritto al Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, per chiedere la rimozione dei responsabili dei ritardi relativi alla riapertura del Museo.

“Quanto avvenuto in questi anni nella gestione dei lavori del Museo nazionale della Magna Grecia – sostiene Scopelliti – è qualcosa di assurdo. Ritardi su ritardi, tempo preziosissimo perso e soprattutto somme vertiginosamente aumentate. Ad oggi, è questa la realtà, non solo il museo attende la riapertura, ma i nostri tesori non sono fruibili, in particolare i Bronzi di Riace. Questo stato di cose non può passare senza responsabilità. Chi, o coloro che hanno causato ritardi e sprechi di risorse, devono pagarne le conseguenze. Per questo chiedo ufficialmente al Ministro Bray la rimozione dei responsabili. In tanti, nel corso di questi anni, si sono affrettati nell’analizzare il problema da vari punti di vista, ma nessuno ha indicato ruoli e responsabilità per gli inadempienti”.

“Per quanto riguarda le mie competenze di Presidente della Regione Calabria – dice ancora Scopelliti – ricordo che, dopo lunghe pressioni ed incontri con l’ex ministro Barca, il Cipe ci assegnò sei milioni di euro, che si aggiungevano ai cinque milioni straordinari della Regione, da noi stanziati, per il completamento dei lavori. E pensare che l’iter si avviò nel 2006, con l’ex Ministro Rutelli ed i lavori del Museo si sarebbero dovuti concludere in tempo per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, nel 2011. Da Sindaco di Reggio, quando mi presentarono il progetto, la somma prevista era di 17 milioni di euro. Ad oggi si è arrivati quasi al doppio, con 32 milioni di euro di spese”.

“Oltre alla rimozione dei responsabili per ritardi e sprechi – conclude il presidente della Regione Calabria – nella missiva inviata al Ministro Brey ho chiesto che lo Stato mantenga gli impegni presi con i calabresi e soprattutto indichi tempi certi per la riapertura. Non possiamo più attendere”.

Foto: Reggioinfo.it

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