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A Foggia non c’è un piano per le persone scomparse
17 Nov 2014 08:01

Di giorno tesseva e di notte disfaceva la sua tela, Penelope, che con questo stratagemma riuscì mantener fede ad Ulisse e non addivenire a nuove nozze.

Un lavoro buono di intenzioni ma ‘impossibile’, che ogni volta ricomincia da capo, che si spinge sempre un po’ di più oltre il limite delle possibilità con la speranza, prolungando la sopravvivenza. Proprio come succede alle famiglie e agli amici delle persone scomparse che vivono ogni istante con la speranza di ricevere notizie sul loro Ulisse e, magari, di riabbracciarlo.

E’ sulla logica di questa figura della mitologia greca  che è stata costituita in Italia Penelope Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse, l’Onlus apartitica, fatta di professionisti e che si propone come interlocutore degli organi competenti in ausilio e sostegno alle famiglie dal momento in cui si verifica la scomparsa di un proprio congiunto.

Sono 29.763 attualmente le persone che risultano scomparse in Italia in una lista aperta nel 1974. Minori e anziani, italiani e stranieri, uomini più che donne, di ogni classe sociale.

Solo nel 2014 quasi 600 persone sono scomparse i Italia. Il Lazio è in testa nella triste classifica delle persone scomparse con 6.766 casi, seguito dalla Sicilia (3.900), dalla Lombardia (3.680), dalla Campania (3.146) e dalla Puglia (2.475).

La crisi nazionale semina panico. Da una recente relazione si evidenzia che “il numero più elevato dei tentativi di suicidio si registra ancora una volta tra coloro ai quali la crisi economica ha portato via il lavoro ma anche la speranza di proseguire o ricostruire altrove il proprio percorso professionale. Seguono gli imprenditori e i lavoratori dipendenti”.

I dati sono impressionanti e risultano in crescita nel Sud Italia, terra ricca di ‘nascondigli’ e ‘buchi di storia’, oltre che parte della nazione con il più alto tasso di disoccupazione.

“Effettuare un censimento preciso su questa emergenza risulta veramente difficile, perché gli amici e le famiglie delle  persone scomparse non sanno a chi rivolgersi”. E’ la problematica che ha evidenziato l’avv. Pio Giorgio di Leo, il neo- responsabile della provincia di Foggia di Penelope, sceso in campo da pochi mesi “a sostegno delle persone che si sentono abbandonate, in preda alla disperazione che nasce dietro ad ogni scomparsa”.  Episodi assurdi che – come dichiarato dall’avvocato foggiano – si presentano avvolti nel mistero sempre più spesso in  Capitanata.

Foggia è l’unica provincia della Puglia a non aver adottato il Piano Provinciale per la ricerca delle persone scomparse:  “Si tratta d’un Piano che la Prefettura mi auguro metta in esecuzione anche a Foggia, come fa nelle altre province pugliesi– denuncia il responsabile di Penelope per Foggia, che spiega – E’ un metodo valido che ha per scopo principale quello di fornire una guida alla adozione dei provvedimenti e alla applicazione delle procedure da seguire per le attività di ricerca”.

Un discorso considerevole, che si fa spazio tra quelli (di pochi giorni fa) del Presidente regionale Penelope Puglia, Antonio Genchi, e del Presidente Nazionale di Penelope, Antonio Maria La Scala, in occasione della presentazione d’un opuscolo informativo che verrà distribuito nelle Scuole del capoluogo pugliese:  “E’ necessario far conoscere il fenomeno e informare le famiglie su cosa fare e a chi rivolgersi nei casi di scomparsa– ha ribadito La Scalac’è chi va a messa o a mangiare una pizza e non torna più”.

L’informazione gioca un ruolo importante. Ecco perché a Foggia Penelope sta programmando delle “giornate a tema”. E’ ciò che anticipa proprio Pio Giorgio Di Leo a Foggia, in virtù del fatto che “Penelope vuole fare squadra con le Istituzioni e il mondo delle associazioni, affinchè le famiglie e gli amici delle persone scomparse riescano a mantenere viva la speranza e sappiano rivolgersi a professionisti tempestivamente – sottolinea- senza far passare troppo tempo,  rendendo così le indagini più difficili”.

‘Con tutte le persone scomparse,  in Italia è come se ci fosse una cittadina svanita nel nulla’. Un’affermazione indubbia del Ministro Angelino Alfano, al convegno internazionale “La scomparsa di persone: una sfida per i Paesi Ue”, organizzato di recente nell’ambito delle iniziative per la Presidenza italiana del semestre europeo, alla presenza pure del Prefetto Piscitelli.


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