Voglio fare una riflessione con voi.
Premetto che non capisco niente di economia e questi miei pensieri sono solo dettati da un ragionamento semplice, terra terra. Chiunque abbia una attività commerciale sa che quando la merce rimane invenduta è meglio venderla prezzo di costo che ritrovarsela in magazzino.
Ora, le piccole medie imprese chiudono, (ho letto cifre impressionanti, circa 24000 solo quest’anno). Strozzate dalla crisi, dalla burocrazia e dalle tassazioni troppo elevate). Tornando alla legge del commercio. Se le aziende e le attività commerciali chiudono, le tasse che avrebbero dovuto pagare all’erario sono andate in fumo, cioè quel flusso di denaro che entrava nelle casse dello Stato si è interrotto.
Allora, in un momento difficile come questo, non sarebbe meglio abbassare l’aliquota della pressione fiscale, almeno per i prossimi cinque anni, per permettere alle piccole e medie imprese di sopravvivere, riducendo i licenziamenti e rimettendo in circolo il denaro? (Meglio meno che niente penso io, magari sbaglio).
Non si potrebbe abbassare la pressione fiscale, per pagare meno ma pagare tutti, inasprendo le pene per chi evade le tasse, approvando finalmente una legge severissima, sul modello Americano, dove chi evade il fisco è considerato anche dalla collettività un criminale? Non possiamo prevedere di scaricare dalle nostre denunce dei redditi le nostre spese quotidiane anche se in piccola percentuale inducendo i cittadini a richiedere fattura al fornitore di turno che invece ti esorta ad evadere chiedendoti due compensi, uno con fattura e uno senza, portandoti a scegliere l’ultimo, visto che tanto tu con quella fattura non ci faresti niente visto che non la puoi scaricare?
Ripeto non capisco niente di economia, ma sono riflessioni che facciamo tutti da anni…senza risposta.