- Fondi per 13,8 milioni di euro per i piccoli medi comuni dell’Isola
- 60 giorni di tempo dalla pubblicazione in Gazzetta per presentare i progetti
- Si punta su progetti già cantierabili per il risanamento dei centri storici
La Regione Siciliana ha pubblicato un bando per la rigenerazione urbana nei comuni con meno di 60 mila abitanti, mettendo a disposizione 13,8 milioni di euro avvalendosi del fondo Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas), uno strumento creato dall’Unione Europea per promuovere l’utilizzo dei fondi comunitari per progetti di sviluppo urbano. In questo modo il Governo regionale intende favorire interventi di rigenerazione e sviluppo urbano dei piccoli centri dell’Isola.
Aree di intervento
Gli interventi da parte dei comuni con meno di 60mila abitanti che ne fanno richiesta devono ricadere nei centri storico-artistici e di particolare pregio ambientale delle Zone Territoriali Omogenee A, o nelle Zone B ed F.
Quali interventi sono realizzabili
Gli interventi amissibili devono rientrare in una delle tre tipologie previste dal bando della Regione Siciliana:
- recupero, completamento, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo del patrimonio edilizio pubblico di proprietà comunale (esclusi costruzioni di tipo residenziale o scolastiche);
- interventi di riutilizzazione di aree non edificate o rese libere a causa di crolli o demolizioni, anche attraverso l’inserimento di elementi integrati di arredo urbano e piantumazioni nelle piazze e nelle vie pubbliche, la demolizione e la ricostruzione di immobili degradati;
- realizzazione, manutenzione straordinaria e ammodernamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
Quali spese sono ammesse
Il bando prevede il finanziamento delle spese relative agli interventi inseriti nel progetto per:
- la realizzazione delle opere in genere e degli impianti;
- le competenze tecniche per la redazione dei progetti, la direzione dei lavori e i collaudi. Non saranno ammissibili a finanziamento gli incarichi conferiti in violazione del “codice dei contratti pubblici” anche in data antecedente all’entrata in vigore della norma stessa;
- le indagini e le consulenze specialistiche direttamente legate al progetto da realizzare;
- le espropriazioni, le spese di acquisto di terreni e immobili, fino al 10% del finanziamento, purché indispensabili alla realizzazione del progetto e che dispongano l’acquisizione del bene al patrimonio dell’ente.
I requisiti dei progetti
Per essere ammessi al contributo gli interventi proposti al momento della presentazione della domanda devono:
- ricadere nelle aree previste dal bando in comuni con popolazione inferiore ai 60mila abitanti,
- essere stati approvati tecnicamente ed avere le autorizzazioni e i pareri -compresa quelle delle Sovrintendenze e del Genio Civile – in riferimento al livello esecutivo-cantierabile di elaborazione progettuale,
- essere conformi agli strumenti urbanistici in vigore,
- essere fruibili autonomanente,
- essere inseriti nel programma triennale delle opere pubbliche dell’ente comunale.
Presentando la domanda il Comune si impegna a mantenere la stessa destinazione d’uso dell’immobile per un periodo non inferiore a venti anni dopo l’intervento oggetto del contributo.
Come presentare le domande
I Comuni in cui insiste l’immobile dovranno inviare le richieste firmate digitalmente in formato PADES dal Sindaco, esclusivamente via PEC all’indirizzo dipartimento.infrastrutture@certmail.regione.sicilia.it. Ogni comune potrà presentare una sola istanza allegando la scheda tecnica compilata utilizzando esclusivamente il format predefinito allegato al bando.
Saranno ammesse le richieste inviate a partire dalle 9.00 e fino alle 24.00 del sessantesimo giorno successivo a quello di pubblicazione in GURS del bando.