Il Ministero dello Sviluppo Economico ha rifinanziato la Nuova Sabatini. Lo annuncia in un decreto pubblicato il 2 luglio. A partire dal 2 luglio, infatti, è possibile ritrasmettere la propria richiesta.
La Nuova Sabatini, denominata anche misura Beni strumentali, è un’agevolazione a favore delle PMI, ovvero le medie, micro e piccole imprese. Consiste in una serie di aiuti e fondi per sostenere gli investimenti da parte delle aziende nell’acquisizione in leasing o nell’acquisto di – appunto – beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature e tecnologie digitali.
L’obiettivo, come riportato sul sito del Ministero, è quello di “di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese”.
Possono accedere a questa agevolazione aziende facenti parte di tutti i settori produttivi ad eccezione di attività finanziarie e assicurative ed “attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione”.
L’importante è che le PMI che fanno domanda siano:
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari (a patto che aderiscano all’iniziativa) di finanziamenti alle PMI per investimenti. A questo si aggiunge il contributo da parte del Ministero rapportato agli interessi.
Gli investimenti possono essere interamente coperti dal finanziamento, che può essere assistito dal “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80%. Questo non deve durare più di 5 anni, essere di un importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro ed utilizzato per investimenti ammissibili.
I beni oggetto dell’investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”. Si può trattare anche di software e tecnologie digitali. Non può essere richiesto un finanziamento per spese relative a beni usati e rigenerati, “immobilizzazioni in corso e acconti” e relative a terreni e fabbricati.
I beni finanziati devono inoltre avere autonomia funzionale (non sono finanziati componenti o parti di macchinari che non la abbiano) ed avere una correlazione con l’attività produttiva svolta dall’impresa richiedente.
Le piccole, micro e medie imprese che desiderano richiedere le agevolazioni devono presentare una domanda di accesso al contributo ministeriale alla banca o all’intermediario finanziario in sede di richiesta di finanziamento. Devono quindi attestare di essere in possesso dei requisiti necessari e di stare richiedendo un investimento previsto dal decreto.
A seconda dell’effettiva validità della richiesta e l’accettazione del finanziamento anche da parte della banca o dell’intermediario finanziario (e la considerazione della possibilità o meno di accedere ai fondi Nuova Sabatini da parte del Ministero), la PMI riceverà i fondi ministeriali in un’unica soluzione.