Il turismo in Puglia è in forte crescita, con un aumento significativo dei turisti stranieri. Questo sviluppo è cruciale per l’economia locale e sottolinea l’importanza di investimenti strategici per sostenere e potenziare ulteriormente il settore turistico. Il bando Mini Pia Turismo 2024, parte del Programma Regionale 2021-2027 – PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027, offre contributi a fondo perduto fino al 60% per investimenti tra 30.000 e 5 milioni di euro. Questa misura rappresenta un’eccezionale opportunità per le micro e piccole imprese pugliesi nel settore turistico-culturale. Ma quali sono le attività ammesse? Come funziona e come accedere al bando? Continua a leggere per scoprire i dettagli dei contributi a fondo perduto disponibili, le attività ammissibili e il processo di presentazione delle domande.
Cos’è Mini Pia Puglia 2024?
Il Mini Pia Puglia 2024 è un bando regionale destinato a sostenere gli investimenti delle micro e piccole imprese nel settore turistico-culturale in Puglia. Parte del Programma Regionale 2021-2027, offre contributi a fondo perduto fino al 60% per progetti di investimento tra 30.000 e 5 milioni di euro. Le attività ammissibili includono l’ampliamento e la ristrutturazione di strutture turistiche, la creazione di nuove attività ricettive e il recupero di aree degradate.
Attività ammissibili
Il bando Mini Pia Puglia 2024 offre importanti opportunità per il settore turistico, incentivando l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di strutture esistenti, comprese le strutture ricettive e i servizi correlati. L’iniziativa mira a valorizzare edifici storici e artistici, nonché immobili abbandonati, trasformandoli in risorse turistiche attraverso interventi di manutenzione straordinaria, consolidamento e restauro. Inoltre, promuove il recupero di edifici rurali tradizionali come masserie e trulli, ampliando così l’offerta turistica della regione.
Dettaglio delle attività ammissibili:
- Ampliamento e Ristrutturazione:
- Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti, inclusi i servizi annessi.
- Realizzazione di strutture turistico-alberghiere ed extra-alberghiere tramite manutenzione straordinaria, consolidamento e restauro di immobili storici e artistici o di edifici abbandonati da almeno tre anni ubicati in zone centrali.
- Manutenzione straordinaria e restauro di edifici rurali come masserie, trulli, torri e fortificazioni per trasformarli in strutture turistiche.
- Creazione di nuove attività:
- Recupero fisico e funzionale di strutture non ultimate destinate ad attività ricettive.
- Recupero e riqualificazione di aree degradate per realizzare strutture turistiche, sportive, culturali e ricreative.
- Stabilimenti balneari e infrastrutture:
- Realizzazione e ammodernamento di stabilimenti balneari, inclusi spazi per ristorazione, parcheggi e punti di ormeggio.
- Realizzazione, ampliamento e ristrutturazione di campeggi e approdi turistici.
- Miglioramento e realizzazione di infrastrutture sportive e parchi tematici.
Condizioni degli investimenti
Il bando richiede che gli investimenti siano integrati con progetti innovativi, che possono essere digitali, tecnologici, formativi o ambientali. Le PMI possono beneficiare anche di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e partecipazione a fiere. Ogni progetto deve mirare a miglioramenti dei servizi, con un focus su digitalizzazione, tecnologia, efficienza energetica ed economia circolare.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili sono soggette a limiti specifici per tipologia di investimento:
- Innovazione dei processi e organizzazione: massimo 500.000 euro.
- Innovazione per le PMI: massimo 500.000 euro.
- Formazione: massimo 2 milioni di euro per le grandi imprese e 500.000 euro per le PMI.
- Tutela ambientale: massimo 3 milioni di euro per le grandi imprese e 15 milioni di euro per le PMI.
- Consulenza e internazionalizzazione per le PMI: massimo 500.000 euro ciascuna.
- Reti d’impresa/consorzi: tra 500.000 e 2 milioni di euro.
Gli investimenti devono includere componenti innovative o formative per essere considerati validi. Ad esempio, l’introduzione di nuove tecnologie o pratiche sostenibili è altamente incoraggiata. Le PMI hanno l’opportunità di accedere a programmi di internazionalizzazione che possono aiutare a espandere la loro presenza sul mercato globale. Inoltre, i progetti devono favorire la destagionalizzazione e il miglioramento continuo dei servizi, contribuendo alla crescita sostenibile del settore turistico in Puglia.
Agevolazioni supplementari
La misura prevede la possibilità di aggiungere ulteriori agevolazioni fino al 20%, offrendo supporto finanziario aggiuntivo attraverso due modalità principali:
- Contributo in conto impianti:
- Le imprese possono beneficiare di un contributo pari al 10% degli interessi di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore. Questo contributo copre anche l’eventuale periodo di preammortamento, la cui durata varia in base alla tipologia di investimento.
- ESL su operazioni di garanzia:
- Un ulteriore 10% è disponibile sotto forma di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) per operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione su finanziamenti bancari concessi. Questo tipo di agevolazione aiuta a ridurre il costo del finanziamento per le imprese, rendendo più accessibili gli investimenti necessari.
Come accedere a Mini Pia Puglia 2024?
Le imprese interessate possono già inviare le domande per accedere al bando previa iscrizione ai portali nazionali e regionali, oltre che contribuire al popolamento dei dati raccolti su osservatorio.dms.puglia.it.
Il Mini Pia Puglia 2024 rappresenta un’importante opportunità per le micro e piccole imprese pugliesi di accedere a contributi significativi per lo sviluppo del settore turistico e culturale. Con un’ampia gamma di attività ammissibili e condizioni favorevoli, le imprese possono realizzare progetti innovativi e sostenibili, contribuendo al rilancio economico e culturale della regione.
L’iter burocratico, come accade sempre con i bandi per contributi a fondo perduto, richiede diversi passaggi e documenti. Per evitare di commettere errori che potrebbero precludere l’accesso ai fondi, è sempre consigliato affidarsi a esperti di finanza agevolata come Finera. Il nostro team di specialisti segue l’imprenditore in ogni passaggio, dalla raccolta dei documenti alla presentazione della domanda fino all’erogazione dei fondi e alla rendicontazione delle spese.
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