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Mini Pia Puglia 2024: tutto sui contributi a fondo perduto per le micro e piccole imprese pugliesi
29 Lug 2024 08:23

Il turismo in Puglia è in forte crescita, con un aumento significativo dei turisti stranieri. Questo sviluppo è cruciale per l’economia locale e sottolinea l’importanza di investimenti strategici per sostenere e potenziare ulteriormente il settore turistico. Il bando Mini Pia Turismo 2024, parte del Programma Regionale 2021-2027 – PR Puglia FESR FSE+ 2021-2027, offre contributi a fondo perduto fino al 60% per investimenti tra 30.000 e 5 milioni di euro. Questa misura rappresenta un’eccezionale opportunità per le micro e piccole imprese pugliesi nel settore turistico-culturale. Ma quali sono le attività ammesse? Come funziona e come accedere al bando? Continua a leggere per scoprire i dettagli dei contributi a fondo perduto disponibili, le attività ammissibili e il processo di presentazione delle domande.

Cos’è Mini Pia Puglia 2024?

Il Mini Pia Puglia 2024 è un bando regionale destinato a sostenere gli investimenti delle micro e piccole imprese nel settore turistico-culturale in Puglia. Parte del Programma Regionale 2021-2027, offre contributi a fondo perduto fino al 60% per progetti di investimento tra 30.000 e 5 milioni di euro. Le attività ammissibili includono l’ampliamento e la ristrutturazione di strutture turistiche, la creazione di nuove attività ricettive e il recupero di aree degradate.

Attività ammissibili

Il bando Mini Pia Puglia 2024 offre importanti opportunità per il settore turistico, incentivando l’ampliamento, l’ammodernamento e la ristrutturazione di strutture esistenti, comprese le strutture ricettive e i servizi correlati. L’iniziativa mira a valorizzare edifici storici e artistici, nonché immobili abbandonati, trasformandoli in risorse turistiche attraverso interventi di manutenzione straordinaria, consolidamento e restauro. Inoltre, promuove il recupero di edifici rurali tradizionali come masserie e trulli, ampliando così l’offerta turistica della regione.

Dettaglio delle attività ammissibili:

  1. Ampliamento e Ristrutturazione:
  • Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti, inclusi i servizi annessi.
  • Realizzazione di strutture turistico-alberghiere ed extra-alberghiere tramite manutenzione straordinaria, consolidamento e restauro di immobili storici e artistici o di edifici abbandonati da almeno tre anni ubicati in zone centrali.
  • Manutenzione straordinaria e restauro di edifici rurali come masserie, trulli, torri e fortificazioni per trasformarli in strutture turistiche.
  1. Creazione di nuove attività:
  • Recupero fisico e funzionale di strutture non ultimate destinate ad attività ricettive.
  • Recupero e riqualificazione di aree degradate per realizzare strutture turistiche, sportive, culturali e ricreative.
  1. Stabilimenti balneari e infrastrutture:
  • Realizzazione e ammodernamento di stabilimenti balneari, inclusi spazi per ristorazione, parcheggi e punti di ormeggio.
  • Realizzazione, ampliamento e ristrutturazione di campeggi e approdi turistici.
  • Miglioramento e realizzazione di infrastrutture sportive e parchi tematici.

Condizioni degli investimenti

Il bando richiede che gli investimenti siano integrati con progetti innovativi, che possono essere digitali, tecnologici, formativi o ambientali. Le PMI possono beneficiare anche di consulenze specialistiche, programmi di internazionalizzazione e partecipazione a fiere. Ogni progetto deve mirare a miglioramenti dei servizi, con un focus su digitalizzazione, tecnologia, efficienza energetica ed economia circolare.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili sono soggette a limiti specifici per tipologia di investimento:

  • Innovazione dei processi e organizzazione: massimo 500.000 euro.
  • Innovazione per le PMI: massimo 500.000 euro.
  • Formazione: massimo 2 milioni di euro per le grandi imprese e 500.000 euro per le PMI.
  • Tutela ambientale: massimo 3 milioni di euro per le grandi imprese e 15 milioni di euro per le PMI.
  • Consulenza e internazionalizzazione per le PMI: massimo 500.000 euro ciascuna.
  • Reti d’impresa/consorzi: tra 500.000 e 2 milioni di euro.

Gli investimenti devono includere componenti innovative o formative per essere considerati validi. Ad esempio, l’introduzione di nuove tecnologie o pratiche sostenibili è altamente incoraggiata. Le PMI hanno l’opportunità di accedere a programmi di internazionalizzazione che possono aiutare a espandere la loro presenza sul mercato globale. Inoltre, i progetti devono favorire la destagionalizzazione e il miglioramento continuo dei servizi, contribuendo alla crescita sostenibile del settore turistico in Puglia.

Agevolazioni supplementari

La misura prevede la possibilità di aggiungere ulteriori agevolazioni fino al 20%, offrendo supporto finanziario aggiuntivo attraverso due modalità principali:

  1. Contributo in conto impianti:
  • Le imprese possono beneficiare di un contributo pari al 10% degli interessi di un finanziamento concesso da un soggetto finanziatore. Questo contributo copre anche l’eventuale periodo di preammortamento, la cui durata varia in base alla tipologia di investimento.
  1. ESL su operazioni di garanzia:
  • Un ulteriore 10% è disponibile sotto forma di Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL) per operazioni di garanzia, controgaranzia, cogaranzia e riassicurazione su finanziamenti bancari concessi. Questo tipo di agevolazione aiuta a ridurre il costo del finanziamento per le imprese, rendendo più accessibili gli investimenti necessari.

Come accedere a Mini Pia Puglia 2024?

Le imprese interessate possono già inviare le domande per accedere al bando previa iscrizione ai portali nazionali e regionali, oltre che contribuire al popolamento dei dati raccolti su osservatorio.dms.puglia.it.

Il Mini Pia Puglia 2024 rappresenta un’importante opportunità per le micro e piccole imprese pugliesi di accedere a contributi significativi per lo sviluppo del settore turistico e culturale. Con un’ampia gamma di attività ammissibili e condizioni favorevoli, le imprese possono realizzare progetti innovativi e sostenibili, contribuendo al rilancio economico e culturale della regione.

L’iter burocratico, come accade sempre con i bandi per contributi a fondo perduto, richiede diversi passaggi e documenti. Per evitare di commettere errori che potrebbero precludere l’accesso ai fondi, è sempre consigliato affidarsi a esperti di finanza agevolata come Finera. Il nostro team di specialisti segue l’imprenditore in ogni passaggio, dalla raccolta dei documenti alla presentazione della domanda fino all’erogazione dei fondi e alla rendicontazione delle spese.


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