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Concorso Coesione Sud 2024: lavoro per 2200 funzionari pubblici
09 Ott 2024 11:45

Il Concorso Coesione Sud 2024 rappresenta una grande opportunità per il rilancio dell’occupazione nelle regioni del Sud Italia. L’iniziativa mira a potenziare l’efficienza amministrativa e la gestione dei fondi europei nei territori di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il bando prevede l’assunzione di 2200 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato, con diversi profili professionali richiesti per supportare le amministrazioni locali e le politiche di coesione.

Obiettivi del concorso Coesione Sud 2024

Il concorso è stato lanciato con l’obiettivo di rafforzare la capacità amministrativa delle regioni del Sud, migliorando l’uso dei fondi europei destinati allo sviluppo economico e sociale di questi territori. Attraverso l’assunzione di nuovo personale qualificato, si punta a colmare le lacune nelle amministrazioni locali e nei dipartimenti regionali, garantendo una gestione efficiente e trasparente delle risorse disponibili.

Requisiti per partecipare

Per partecipare al Concorso Coesione Sud 2024, i candidati devono possedere determinati requisiti minimi:

  • Cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione Europea;
  • Maggiore età e possesso dei diritti civili e politici;
  • Titolo di studio: è richiesto un diploma di laurea, ma la specifica tipologia dipende dal profilo per il quale ci si candida;
  • Assenza di condanne penali e idoneità fisica all’impiego.

I profili richiesti: un’opportunità per ogni competenza

Il bando prevede l’inserimento di diverse figure professionali, ognuna con competenze specifiche, per le Regioni, le Città metropolitane e gli Enti locali delle regioni del Sud Italia. Vediamo nel dettaglio i profili richiesti e i relativi codici.

Profili per Regioni, Città metropolitane ed Enti locali

  • Specialista ecologico ambientale (Codice B.1): 75 unità per supportare le attività ambientali e gestionali nei territori.
  • Specialista economico statistico (Codice B.2): 615 unità per l’elaborazione e la gestione di dati economici e statistici.
  • Specialista giuridico amministrativo (Codice B.3): 111 unità per le attività legali e amministrative.
  • Specialista in attività culturali e sviluppo del territorio (Codice B.4): 14 unità per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del territorio.
  • Specialista informatico digitale (Codice B.5): 174 unità per la digitalizzazione dei processi amministrativi e la gestione delle infrastrutture informatiche.
  • Specialista tecnico (Codice B.6): 1140 unità per la gestione e l’implementazione di progetti tecnici sul territorio.

Profili per il Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud

Oltre ai profili destinati a Regioni ed Enti locali, il concorso prevede l’assunzione di personale per il Dipartimento per le Politiche di Coesione, con particolare attenzione ai settori giuridico, gestionale e scientifico:

  • Specialista giuridico legale finanziario (Codice A.1): 37 unità con competenze specifiche nel settore legale e finanziario.
  • Specialista di comunicazione e di sistemi di gestione e informatici (Codice A.2): 10 unità per il miglioramento della comunicazione e l’efficienza dei sistemi informativi.
  • Specialista di settore scientifico tecnologico (Codice A.3): 24 unità, suddivise tra competenze statistiche (Codice A.3.1) con 5 posti disponibili e competenze tecniche (Codice A.3.2) con 19 posti.

Dove saranno assegnate le sedi di lavoro?

Le sedi di lavoro previste dal Concorso Coesione Sud 2024 coprono le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Le posizioni aperte mirano a garantire una presenza capillare sul territorio, coinvolgendo Regioni, Città metropolitane, Enti locali e il Dipartimento per le Politiche di Coesione. Questo approccio decentralizzato permette di intervenire efficacemente nelle aree specifiche che necessitano di supporto, con un’attenzione particolare alla gestione delle politiche di coesione europee e dei relativi fondi.

Come presentare domanda per il concorso coesione sud

La partecipazione al concorso avviene tramite la presentazione di una domanda online. Il processo è gestito tramite il portale ufficiale della Funzione Pubblica e richiede i seguenti passaggi:

  1. Registrazione al portale: il candidato deve registrarsi sul sito ufficiale, utilizzando SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per garantire l’autenticità della sua identità.
  2. Compilazione della domanda: è necessario compilare un modulo online, fornendo tutte le informazioni richieste, inclusi i dati anagrafici e i dettagli relativi al titolo di studio.
  3. Caricamento dei documenti: il candidato deve allegare copia del proprio curriculum vitae e del titolo di studio, insieme ad altri eventuali certificati richiesti in base al profilo prescelto.
  4. Pagamento della tassa di concorso: per completare l’iscrizione, è previsto il pagamento di una tassa, il cui importo verrà indicato nel bando ufficiale.

Le prove d’esame: cosa aspettarsi

Il concorso prevede diverse prove selettive, che variano in base al profilo scelto. Di solito, le prove includono:

  • Prova scritta: composta da domande a risposta multipla o aperta, che coprono argomenti di cultura generale e specifici del profilo.
  • Prova orale: un colloquio per valutare le competenze tecniche e trasversali del candidato, oltre che le capacità di problem-solving e di lavoro in team.
  • Eventuali prove pratiche: per i profili più tecnici, potrebbero essere richieste prove pratiche per valutare le competenze specifiche.

Tempistiche e scadenze

Le scadenze per la presentazione delle domande sono indicate nel bando ufficiale pubblicato sul portale delle Politiche di Coesione e sul sito del Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud. È importante monitorare questi canali ufficiali per restare aggiornati e rispettare le scadenze previste.

Un’opportunità per il rilancio del Sud Italia

Il Concorso Coesione Sud 2024 non è solo un’occasione di impiego, ma rappresenta una vera e propria strategia per rilanciare il Mezzogiorno d’Italia. Grazie all’inserimento di figure altamente qualificate, le regioni del Sud potranno migliorare la propria capacità di gestione dei fondi europei e avviare progetti concreti per lo sviluppo territoriale, economico e sociale. Un passo importante per ridurre il divario tra Nord e Sud e creare un futuro più prospero per tutte le generazioni.


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