C’è tempo fino a giovedì 9 dicembre per chiedere il bonus da 1000 euro per le partite Iva aperte nel 2018 e che hanno iniziato l’attività nel 2019. Il contributo spetta in particolare alle imprese che, pur non avendo registrato nel 2020 un calo del fatturato di almeno il 30 per cento sul 2019, sono in possesso degli altri requisiti indicati all’articolo 1 del Dl Sostegni (n. 41/2021), tra cui il limite dei ricavi non superiori a 10 milioni di euro. Potrà essere richiesto come bonifico su conto corrente o come credito di imposta da utilizzare in compensazione.
Il contributo spetta ai titolari di reddito di impresa che hanno attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 e la cui attività è iniziata nel corso del 2019, come risultante dal registro imprese presso la Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Non occorre che l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 sia inferiore almeno del 30 per cento rispetto al 2019, come per il contributo previsto dall’articolo 1 del decreto Sostegni. Serve però essere in possesso degli altri requisiti previsti dallo stesso articolo.
Non possono beneficiare del contributo i soggetti la cui partita Iva risulti non attiva alla data di entrata in vigore del citato decreto, mentre restano esclusi dall’agevolazione gli enti pubblici, gli intermediari finanziari e le società di partecipazione.
La domanda per il bonus partite Iva da 1000 euro si può inviare telematicamente dal portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite un intermediario. Il richiedente può scegliere se ottenere il valore totale del contributo come accredito sul conto corrente bancario o postale a lui intestato o, in alternativa, come credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24.