È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che assegna i 300 milioni di euro previsti dal Fondo complementare al PNRR per la manutenzione straordinaria delle strade delle aree interne. Il testo è stato firmato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale e con il ministro dell’Economia e delle Finanze.
Il testo aveva già ottenuto il 28 settembre l’intesa in Conferenza Unificata e, con la pubblicazione in Gazzetta, ha completato il proprio iter.
I fondi per le aree interne
“La nostra strategia di attenzione nei confronti delle aree interne inizia a dare i suoi frutti”, è stato il commento del ministro Mara Carfagna. “Per oltre 13 milioni di italiani, una strada rappresenta spesso l’unico strumento per potersi avvalere di diritti essenziali come la sanità, l’istruzione, i trasporti. Noi vogliamo continuare a garantire loro questi diritti e per questo tra PNRR e Fondo complementare abbiamo previsto un miliardo e 125 milioni di investimenti non solo per le strade, ma anche per farmacie, servizi e infrastrutture sociali”.
Il decreto distribuisce le risorse comprese nel Fondo complementare dal 2021 al 2026. A usufruirne saranno le 72 aree già ricomprese nella SNAI, ma anche quelle che eventualmente dovessero essere ufficializzate entro il 31 dicembre 2021. Dei 300 milioni previsti, circa il 47% sarà destinato al Sud.
Gli interventi
Spetta adesso alle assemblee dei sindaci delle singole aree individuare gli interventi prioritari sulla rete viaria regionale, provinciale e comunale al fine di migliorare l’accessibilità del territorio ricompreso nell’area interna.
Gli interventi straordinari di manutenzione finanziati con le risorse stanziate possono includere:
- la progettazione, la direzione lavori, il collaudo, i controlli in corso di esecuzione e finali e altre spese tecniche;
- la realizzazione vera e propria della manutenzione straordinaria e l’adeguamento normativo delle diverse componenti dell’infrastruttura, ma anche interventi conseguenti sulla segnaletica, l’illuminazione e i sistemi di info-mobilità;
- il miglioramento delle condizioni di sicurezza;
- ulteriori interventi come la realizzazione di percorsi per la tutela delle utenze deboli, il miglioramento delle condizioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’esposizione al rischio idrogeologico, ecc.
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