Partono in via sperimentale i “dottorati comunali”, borse di studio per dottorati di ricerca finalizzati alla definizione, attuazione, studio e monitoraggio di strategie locali per lo sviluppo sostenibile delle aree interne.
Il progetto è stato inserito nel cosiddetto Decreto Rilancio che ha previsto per ciascun anno dal 2021 al 2023 3 milioni di euro a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020.
Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, ha firmato il decreto ministeriale che stabilisce i criteri e le modalità per la stipula delle convenzioni tra i Comuni delle aree interne, anche i nforma associata, e le Università.
Il progetto sui “dottorati comunali” prevede la stipula di convenzioni tra i Comuni delle aree interne (anche in forma associata) e le Università per l’istituzione di borse di studio per dottorati di ricerca finalizzati alla definizione, all’attuazione, allo studio e al monitoraggio di strategie locali volte allo sviluppo sostenibile con una particolare attenzione alla transizione ecologica e digitale, al contrasto delle disuguaglianze sociali, al rafforzamento delle attività economiche e al potenziamento delle capacità amministrative, in coerenza con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
La sperimentazione è prevista dal Decreto Rilancio che ha stanziato per le borse di studio 3 milioni di euro, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020, per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023.
L’obiettivo dei “dottorati comunali” è quello di favorire lo studio e l’approfondimento, a livello non solo tecnico ma anche di ricerca scientifica, su tematiche che riguardano la qualità della vita dei cittadini delle aree interne.
In particolare, le borse di dottorato dovranno essere finalizzate a:
Le risorse verranno ripartite tra i comuni delle aree interne, selezionate attraverso apposito bando che sarà predisposto dall’Agenzia per la Coesione territoriale, con decreto del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale.