Il gioco che sta impazzando in questa estate 2016, a Napoli, ha sollecitato l’attenzione di malintenzionati. Si tratta di giovani che sfruttando il tasso di distrazione a cui porta la caccia virtuale, hanno pensato di approfittarne per appropriarsi degli smartphone.
È successo alla Villa Comunale della città partenopea, dove a farne le spese seriamente è stato un sedicenne.
Mentre con il suo smartphone braccava i Pokémon, è stato accerchiato da una baby gang, che al suo diniego di consegnare l’apparecchio, ha ricevuto due coltellate, una al braccio ed una al gluteo.
Sul posto è arrivato il 118 e le forze dell’ordine hanno iniziato ad indagare, scoprendo che la baby gang agiva sistematicamente nella villa comunale, dove si recavano giovani a praticare il gioco virtuale.
La seconda vittima è stato una donna, ma che faceva jogging, presa a spintoni fino a sottrarle il suo smartphone.
A seguito di altri eventi, la polizia è riuscita a ricostruire degli identikit da cui poi è risalita a due giovani che sono stati arrestati.
Approfittavano del gioco dell’estate praticato nella Villa, perché la Villa era luogo ideale per giocare, ma anche per le rapine. Infatti è chiusa, ha ampia vegetazione, luci vaghe e quindi ideale per “agguati”. Veri purtroppo.
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