È campano il miglior vino assoluto d’Italia. Si tratta del Gillo Dorfles 2011 Aglianico Paestum IGT di Agricola San Salvatore 1988, che si è aggiudicato il Gran Premio Vitignoitalia, uno dei riconoscimenti più prestigiosi assegnati nel corso del X Concorso Enologico di Vitignoitalia.
Le migliori produzioni enologiche sono state scelte tra oltre 200 aziende vitivinicole nazionali presenti al Salone di Napoli.
Dei 39 premi che rappresentano il meglio dell’enologia nazionale, dall’Alto Adige al selvaggio Cilento, dalla Valpolicella alla Sicilia del Nero d’Avola, passando per i vigneti d’Abruzzo, della Toscana e della Franciacorta, la Campania è riuscita a portarne a casa ben 12. Tra questi l’azienda Agricola San Salvatore è risultata vincitrice più volte, in diverse categorie, e quindi ha ottenuto l’ambito Premio Speciale Vitignoitalia.
Grande performance della regione anche sui passiti: su tre premiati, due sono campani, il Privilegio di Feudi di San Gregorio e il Ruscolo di Cantina del Taburno.Tra i premi più significativi quello per la Valorizzazione del Territorio assegnato “ad personam“, a Marina Cvetic, “per il grande lavoro svolto nella continuazione dell’opera iniziata dal compianto Gianni Masciarelli, per primo a credere nelle straordinarie potenzialità del Montepulciano“.
Cala dunque, il sipario sulla X edizione di Vitignoitalia che per tre giorni ha fatto di Castel dell’Ovo il castello del buon vino italiano con 200 aziende vitivinicole provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia all’Alto Adige.
Stabile il numero dei visitatori – circa 12 mila nei 3 giorni dell’evento – tra cui si segnala un discreto aumento di operatori di qualità: ristoratori, food&beverage manager di hotel, sommelier, chef, enotecari.
Realizzato col patrocinio del Comune di Napoli e di Unione Italiana Vini, e con la collaborazione di Regione Campania, Unioncamere Campania e l’Italian Trade Agency, Vitignoitalia ha quest’anno puntato ulteriormente sull’export offrendo alle aziende vitivinicole strumenti e opportunità concrete per conquistare nuovi mercati internazionali e rafforzare le proprie posizioni all’estero.
Lascia un commento